lunedì 31 gennaio 2011

VI PRESENTO I NOSTRI




Gaylord “Greg” Fotter e Pam Byrnes sono felicemente sposati e da poco genitori di due bambini. Quando nonno Jack sfiora l'infarto, la preoccupazione di trovare un degno erede al suo ruolo di “padrino” e pastore della famiglia ricade sulle spalle di Greg con tutto il peso e l'ansia di cui solo il padre di sua moglie sa caricarlo. Come se non bastasse, torna a farsi vivo il ricco e sensibile ex pretendente di Pam ed entra nella vita di Greg la bellissima tentatrice Andi Garcia, una rappresentante farmaceutica decisa a fare di lui il testimonial di una pillola per la disfunzione erettile. 

Sono passati dieci anni dal primo incontro di Greg con il patriarca dei Byrnes, ex agente della CIA, pronto a fargliene passare di cotte e di crude per testare la tenacia e la motivazione del genero e dunque, in fondo, per puro affetto e segreta soddisfazione (Greg di fatto viene ammesso meritatamente nel ristrettissimo cerchio della fiducia di Jack). Ora, però, al terzo match, la saga comincia a mostrare quei buoni sentimenti senza più veli e a perdere in spietatezza e comicità. Il cambio della guardia tra Jay Roach e Paul Weitz non impedisce al film di guardare con eccessivo affetto e straripante (auto)soddisfazione alle invenzioni accumulate in precedenza, rievocandole ogni qualvolta è possibile e rinunciando ad elaborarne di nuove. Accade così che il terzo tomo rinunci ad una vita autonoma e si accontenti di funzionare come lucidatrice dei fasti pregressi: una funzione che svolge con efficacia, assicurando ancora una volta le risate, soprattutto grazie alla freschezza dei personaggi affidati a Owen Wilson e Jessica Alba, che compensano la stanchezza di quelli di Hoffman e Barbra Streisand.
La maggior debolezza del film non sta dunque tanto nell'umorismo ripetitivo e monotematico, che è un marchio di fabbrica e come tale si mette in conto, ma piuttosto nel modo in cui trascura il suo oggetto principale, perdendo occasioni preziose. Se Ti presento i miei soddisfaceva, infatti, la promessa del titolo occupandosi del temibile Jack e della sua consorte Dina, e Mi presenti i tuoi bussava effettivamente a casa degli eccentrici Roz e Bernie Fotter, Vi presento i nostri lascia sullo sfondo i nuovi arrivati - i piccoli Henry e Samantha - per rimarciare sul fortunato sentiero dei tentativi sperticati di Greg di farsi accettare dal suocero e dell'esagerata diffidenza di quest'ultimo. 
Nessun dubbio che il duetto di due istrioni come De Niro e Ben Stiller resti il massimo (se non l'unico) interesse della trilogia tutta, ma il sottoutilizzo dei gemelli è comunque un'occasione sprecata, specie dopo l'allusione alla probabile bipartizione dei cromosomi secondo cui il maschietto avrebbe preso il carattere di nonno Fotter e la femmina quelli di nonno Byrnes, che apriva uno scenario di interessanti evoluzioni e karmiche involuzioni.

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